Come ristrutturare un vecchio casale

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Ristrutturare un vecchio casale può essere un affare

Ristrutturare un vecchio casale può rappresentare un’ottima occasione non solo per averne uno dove vivere o trascorrere il proprio tempo libero, ma anche per trarne un guadagno rivendendolo successivamente ad un prezzo superiore. Un vero investimento che può assicurare, quindi, una buona entrata di gran lunga superiore alla spesa sostenuta. Infatti, provvedendo ad acquistare un bene da ristrutturare si ha il vantaggio di una spesa iniziale più bassa rispetto ad un edificio nuovo. Inoltre è solitamente più facile attuare tutte quelle migliorie per adattarlo ai nostri gusti ed esigenze e valorizzarlo al massimo. Ovviamente tutto dipende da una serie di fattori che si devono considerare.

Accertare sempre la presenza di vincoli paesaggistici

Poiché si tratta di lavori prevedibilmente complessi e radicali, è sempre opportuno rivolgersi ad una ditta edile che possa eseguirli ad opera d’arte. Prima ancora di attivarsi, è buona norma chiedere tutte le autorizzazioni del caso, tenendo conto che alcuni casali possono essere soggetti a vincoli paesaggistici o altri ancora (ad esempio, molti di quelli dell’Agro Pontino, nel Lazio, risalenti all’epoca della Bonifica).

Quindi, chiedere dei preventivi e in base a questi scegliere l’impresa edile che provvederà a ristrutturare il vecchio casale. La ristrutturazione potrà essere più o meno complessa e durerà il tempo necessario in base i lavori che si dovranno fare. Comunque sia, il tempo speso e il denaro necessario sarà di certo ripagato dalla soddisfazione di veder rinascere un casale che rischiava la decadenza. Se poi l’intento è quello di rivenderlo, la soddisfazione sarà doppia in quanto in Italia in molte zone c’è una vera e propria caccia a casali perfettamente abitabili.

La “concorrenza” degli stranieri nella caccia ai casali

A cercarli spesso sono gli stranieri, per lo più tedeschi, olandesi e francesi, ma anche chi desidera mettere su un agriturismo dove un ospite può usufruire di vitto ed alloggio in un ambiente al tempo stesso semplice ed esclusivo a contatto con la natura. Non si deve, poi, dimenticare, che per ristrutturare un vecchio casale si può beneficiare di sgravi fiscali.

Quante volte facendo una gita per il Bel Paese ci siamo imbattuti in deliziosi scorci dove spiccava un ameno casale, magari in cima ad una collina con un filare di alberi a far da cornice o lungo il viale di accesso? Quando se ne vede uno ormai in stato di abbandono, ma che è ottimamente collocato, potrebbe essere l’occasione giusta per decidere di comprarlo; potenzialmente, lo si è ricordato, potrebbe essere un vero affare. Poiché davanti all’edificio non sempre c’è un cartello che indica il venditore o un numero di telefono, si dovrà necessariamente fare una piccola ricerca per risalire al proprietario. Se nei pressi c’è un paese, è facile che la gente del posto sappia a chi appartenga. In alternativa si può andare in Comune e chiedere lì e con l’occasione informarsi anche se esista qualche vincolo.

La ristrutturazione vera e propria. Cosa tenere a mente

Una volta che l’immobile è entrato nel nostro pieno possesso, ci si può finalmente attivare per la sua ristrutturazione, la quale, ovviamente, andrà fatta per gradi. Tante le cose da rivedere per metterlo a norma, non ultimo l’impianto elettrico ed idraulico, compreso il sistema per la raccolta delle acque nere. Se le mura perimetrali e i solai sono in buone condizioni possiamo iniziare subito i lavori non appena ottenute le dovute autorizzazioni. Una ditta edile conosce bene i passi da seguire per condurre in maniera organica e nella massima sicurezza e celerità i lavori. Si deve guardare al complesso dell’opera e pianificare bene quello che si deve fare.

La lista è davvero lunga: tetto, pavimenti, pareti, scale (se ce ne sono). E poi ridisegnare i vari ambienti quali la cucina, il bagno, il salone, le camere da letto, una eventuale sala hobby o cantina. Potrebbe essere interessante pensare ad un open space. Se l’altezza del soffitto lo consente, potrebbero essere messe in bella vista delle travi, anche solamente decorative.

Le travi, tuttavia, potrebbero avere anche la funzione di fortificare la struttura in modo che per tantissimi altri anni in avvenire non ci sia bisogno di dover intervenire. Se poi il vecchio casale si trova in una zona soggetta a rischio sismico – anche se di lieve entità – delle travi non se ne potrà forse fare a meno.

Per quanto riguarda i materiali da utilizzare, dipende prima di tutto dai propri gusti personali. Sarebbe sempre meglio rispettare lo stile originale nel ristrutturare un vecchio casale e potrebbe essere utile trovare materiali (come una vecchia macina, molto decorativa) e degli oggetti di arredamento in tono andando per mercatini. Massima attenzione anche per la posa del pavimento: prima si dovrà realizzare un massetto di cemento.

Successivamente ci si potrà dedicare alle pareti sia quelle esterne che interne. I passaggi in questi caso sono stuccaggio, carteggio e tinteggio. Per evitare eventuali dispersioni di calore in inverno e per mantenere fresco il casale in estate, i materiali per le pareti vanno sempre scelti con la dovuta accortezza. Importante anche la sistemazione delle varie stanze, che vanno ristrutturate e molto probabilmente andranno rifatte – sempre che non possano essere recuperate – le porte così come gli infissi. I lavori di rifinitura seguono i gusti personali o anche le indicazioni alle quali ci si debba attenere se l'edificio ha dei vincoli.

Questo vale, naturalmente, anche per le facciate esterne e si deve essere sicuri che si possa cambiare la sua estetica senza incorrere in violazioni. Ad esempio, potrebbe esserci un vincolo per il quale il colore debba essere di una certa tonalità di ocra oppure debba rimanere a vista la nuda pietra (cosa non rara in località dell’Umbria e della Toscana).

Non dimenticarsi delle aree esterne al casale

Nel ristrutturare un vecchio casale non si deve dimenticare una particolare cura anche per l’area esterna, l’edificio perché viene visto poi nell’insieme. Non avrebbe senso se dentro fosse meraviglioso e come si esce ci si ritrova su un terreno incolto e deprimente. Si presti, quindi, anche attenzione al viale di ingresso, se presente; al giardino con la sistemazione di siepi; ottima idea sarebbe anche mettere una gorgogliante fontana, qualche panchina, un gazebo, qualche palizzata, un bel cancello e una gradevole e funzionale recinzione almeno sul lato strada. Una volta finiti i lavori c’è solo un rischio: ci si potrà innamorare del casale tornato a nuova vita e non lo si vorrà più vendere così da averlo tutto per noi.

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