Una tavola per studiare i terremoti

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Eventi sismici, l’importanza della sicurezza nelle costruzioni

L’Italia, le cronache purtroppo lo testimoniano tutti i giorni, è un Paese che deve convivere con i rischi tellurici. Grazie a norme severe però, si sta cercando di rendere tutto più sicuro, soprattutto nel campo dell’edilizia. Gli eventi sismici quindi non sono un fenomeno raro.

Difficile non ricordare le profonde ferite ancora aperte di terremoti avvenuti anni fa e quelli più recenti che hanno portato morte e distruzione in Abruzzo e in Emilia Romagna. Ecco che si intensificano gli studi per analizzare in maniera approfondita tale questione e poter mettere in atto tutte le tecniche e i meccanismi in grado non solo di assicurare l’incolumità delle persone, ma anche di preservare gli edifici in caso di eventi sismici.

Un Centro Studi Permanente per il Rischio Sismico

Particolarmente utile potrebbe rivelarsi la nascita del “Centro Studi Permanente per il Rischio Sismico” il quale, nelle previsioni, dovrebbe diventare una realtà già nel prossimo anno. Di questo si è parlato a fine novembre 2013 nel corso di un convegno che si è svolto in Toscana, a Sansepolcro.

Pare che proprio questa cittadina ospiterà il centro, che dovrebbe essere avviato in sinergia con lo stesso Comune. Al momento non vengono diffusi molti dettagli sul progetto. Quello che è certo, è che vedrà il coinvolgimento dei migliori tecnici ed esperti in eventi sismici per cercare di ridurre al massimo i danni causati dai terremoti sull’intero territorio nazionale. Al centro dei lavori della convention di Sansepolcro c’è stata anche l’edilizia, perché si deve fare in modo che si possano mettere sempre più a punto tecniche per fortificare le strutture in modo da poter resistere ad un terremoto.

Il movimento tellurico, lo si ricorda, può essere di due tipi, sussultorio e ondulatorio. Chi ha avuto modo di andare di persona nella zona de L’Aquila avrà potuto constare come il terremoto abbia “strisciato” in maniera serpentina sotto al suolo, infierendo su una palazzina e lasciando praticamente intatta quella precedente o successiva oppure dall’altra parte della strada, seppure edifici non distanti da di loro. Ricorrendo a tecniche sempre più sofisticate, anche con l’ausilio della tecnologia, si può di certo far sì che gli immobili non si sbriciolino e vite umane vengano salvate.

Il LIS, il Laboratorio dove si studiano i terremoti

Proprio nel capoluogo abruzzese è stato fondato recentissimamente il LIS (Laboratorio di ricerca per l’Ingegneria sismica) del Dipartimento di ingegneria civile, Edile, Architettura e Ambientale dell’Università de L'Aquila.

Il Lis, presentato ufficialmente il 6 novembre 2013, è gestito dal Cerfis (Centro di ricerca e formazione in Ingegneria sismica). Il progetto si avvale del contributo di alcune fondazioni bancarie italiane, le quali, dopo gli eventi sismici del 6 aprile 2009, avviarono una raccolta fondi per sostenere il territorio così duramente colpito raccogliendo la ragguardevole somma di circa 6 milioni di Euro. Da tale somma, erano poi stati accantonati due milioni di Euro proprio in previsione di poter varare il Lis. Nello specifico, si è pensato al varo di una ampia tavola vibrante, che verrà realizzata dalla ditta Bosch Rexroth Italia, società che già in passato si è occupata della progettazione e della costruzione di simulatori sismici all’avanguardia.

Una tavola vibrante che simula il sisma

Il Laboratorio di ricerca per l’Ingegneria sismica sarà organizzato in due distinte sezioni: una di Geologia-Geotecnica, l’altra di Ingegneria strutturale. Elemento centrale del progetto sarà proprio la tavola vibrante.

Quest’ultima è una piattaforma delle dimensioni di 4 metri x 4 metri che viene spinta tramite apparecchiature oleodinamiche orizzontali e verticali così da riprodurre artificialmente, ed in modo estremamente realistico, lo scuotimento sismico. Facile intuire quanto siano importanti queste piattaforme mobili ed estremamente sensibili per studiare approfonditamente gli effetti del terremoto sulle strutture edilizie.

Quella che sarà presente presso il Lis diventerà fondamentale per le ditte che intendono proporre e, prima ancora, testare la validità e l’efficacia di tecnologie e sistemi innovativi per la protezione da eventi sismici. In Italia ci sono già attualmente 5 tavole vibranti in altre Regioni, ma quella de l’Aquila sarà l’unica nel centro della penisola.

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